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OTTO LIEDER (dal Winterreise di Schubert) per tenore, pianoforte e trio d’archi

Anno di composizione : 2013

 

Gli 8 Lieder dal Winterreise di Schubert sono stati realizzati per un progetto inserito in Estovest Festival 2013, edizione dedicata alle varie forme di vocalità di cui ho curato il programma, che includeva anche Lieder di György Kurtag, György Ligeti e Wolfgang Rihm su testi di Friederich Hölderlin e Jacob Lenz. Un viaggio allegorico quello del Winterreise il cui l’elemento centrale è l’inevitabilità del destino che conduce alla perdita di sè e all’abbandono dalla realtà percepita come insopportabile ed inconcepibile. Nel ciclo poetico mülleriano il fattore scatenante è la perdita dell’amata, unico legame con la realtà; il protagonista parte per un lungo viaggio nell’Inverno, stagione metafisica, durante il quale ‘si congela’ il rapporto con la vita ed il soggetto si distacca progressivamente dal ‘mondo conosciuto’ per portarlo ai ‘confini dell’universo noto’ ad osservare il Vuoto assoluto. Le tappe di questo percorso sono costituite da una scelta di alcuni Lieder del ciclo che, nella mia versione, gradualmente procedono verso la trasfigurazione col incedere del cammino e che, ad ogni nuova tappa, si distaccano sempre di più dal ‘reale’ dell’originale e accompagnano il protagonista alla sua meta finale verso cui sarà ‘guidato’ da una figura sinistra e spettrale: l’uomo dell’organetto dell’ultimo Lied ‘Der Leiermann’. Egli è un bizzarro eroe indifferente a tutto ciò che lo circonda, staccato dalla mondanità e dalle passioni a cui il protagonista si affida definitivamente con le due ultime e irreversibili richieste che, ormai, non può più cantare ma solo sussurrare (nella ‘nuova’ modalità espressiva dello sprechgesang): ‘Wunderlicher Alter, soll ich mit dir geh’n? Willst zu meinem Liedern deine Leier dreh’n?’ (‘Vecchio misterioso, e se venissi con te? Accompagneresti i miei canti con il tuo organetto?’).