MENU

‘Cantai’ – Recensione Archi Magazine

‘[…] Il risultato è intrigante, visto che ci ritroviamo catapultati in un panorama musicale astratto in cui Monteverdi sembra mescolarsi allo Sprechgesang di Schönberg, liberando tutta la sua modernità armonica ed espressiva. Anche in questo caso la qualità dell’esecuzione è eccelsa, con il soprano Claudia Barainsky capace di scavare a fondo sotto la superficie di un dettato monteverdiano (si veda la celebre Lasciatemi morire) frantumato e scarnificato dalla trascrizione-riscrittura di Pierini.’