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V SOMRAK ZVONI per coro misto

Anno di composizione : 2010

 

V somrak zvoni, na gozdove pala je tema;
tiha pesem, ko da hoče od sveta.

  Proč… in tam bi onemela tam bi ugasnila
in to sivo, težko žalost v večnost potopila…

(Srečko Kosovel)

Rintocchi nel crepuscolo, sui boschi è scesa lʼoscurità;
un canto tranquillo come volesse staccarsi dal mondo.

      Lontano… e là vorrebbe ammutire, là spegnersi
e affondare nellʼeternità
questa grigia, pesante tristezza…

                     (Traduzione di Gino Brazzoduro)

V SOMRAK  ZVONI è una composizione per coro con accompagnamento di litofono, in particolare per uno modello costruito dallo scultore sloveno Pavel Hrovatin; lo strumento era composto da otto dischi di pietra intonati su altezze diverse e dal timbro molto diversificato, percossi da grosse mazzuole da parte di due esecutori, con una sonorità particolarissima e magica. Il linguaggio di questo pezzo è debitore alla grande tradizione vocale del XX secolo, in particolare quella legata ai lavori di György Ligeti e Luigi Nono; è basato su una struttura polifonica fitta e molto cromatica che risulta in una densa massa in movimento punteggiata dai colori del litofono. Il testo è una poesia scritta in giovane età da Srečko Kosovel, un grandissimo poeta anch’egli sloveno vissuto all’inizio secolo scorso e scomparso molto prematuramente, e che fa parte della sua fase ‘impressionista’ i cui temi sono legati alla grande inquietudine e sofferenza del suo tempo e alla tragedia della vita in generale.