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SCENA D’AUTUNNO per pianoforte

Anno di composizione : 2008

秋來ぬと

目には爽に

見えねども

風音にぞ

愕かれぬる

      (Fujiwara Toshiyuki no Ason)

ʻAnche se agli occhi

lʼautunno non appare,

è arrivato –

          mi fa trasalire

          la voce del ventoʼ

(Traduzione italiana di Mario Riccò)

 

SCENA D’AUTUNNO ispirata ad un haiku del poeta giapponese Fujiwara Toshiyuki no Ason (?-907), è uno studio sul rapporto tra timbro e armonia e, nello stesso tempo, una investigazione sulla risonanza intesa sia dal punto di vista fisico della durata del suono nel tempo che da quello percettivo relativo alla ‘persistenza’ nella memoria del suono stesso.

Il ʻpretestoʼ della composizione è lʼAutunno, inteso come stagione ʻmetafisicaʼ del cambiamento, della spoliazione e della tensione verso la stasi (Invernale); un momento di impermanenza, di transizione e trasformazione verso un nuovo stato.

La composizione è strutturata in tre sezioni ognuna delle quali sviluppa la precedente ampliandola: tre ʻvariazioniʼ nelle quali il tempo si distende e rallenta mentre il suono si dilata nello spazio e risuona sino al limite delle sue possibilità fisiche, conquistando completamente lʼorizzonte musicale.

Il materiale musicale molto omogeneo, al limite della ridondanza, è pensato come un

ʻvento cromaticoʼ che avvolge lo spettatore di questa scena in cui tutto quello che succede

avviene lentamente e in maniera molto sfumata, attraverso un processo quasi ipnotico; un

ʻmomentoʼ in cui la sensazione del tempo si sostitusce alla sua scansione, con un movimento dal quantitativo al qualitativo.

Le strutture armoniche hanno una ‘tendenza modale’, lontanamente ispirate al sistema modale di Messiaen, e sono appoggiate su una altezza pedale che ne costituisce l’orizzonte, il Re, che conclude sia la prima che la seconda sezione; il processo di trasformazione finisce quando esso slitta al Mib al termine della terza sezione: la risonanza della sonorità ‘congelata’ dell’ultimo agglomerato armonico, ottenuta con l’abbassamento dei tasti del pianoforte non percossi, è l’indice del termine di questo stato e dell’inizio di quello nuovo che qui è dato solo intuire.

Lo sviluppo polifonico della composizione è regolato attraverso la sovrapposizione di tre strati armonico-timbrici che, attraverso una graduale divaricazione, occupano tutti i registri del pianoforte fino a raggiungere gli estremi della tastiera (e utopisticamente procedendo anche oltre); il climax raggiunto nella terza variazione, a cui segue un suo eco immediatamente dopo, registra il massimo punto di distanza dopo il quale inizia la sezione conclusiva che conduce al ‘congelamento’ e alla sospensione finale.

Il rapporto proporzionale delle sezioni dell’arco formale della composizione è dato dal rapporto di simmetria 1:2:4.

SCENA D’AUTUNNO è stata selezionata come uno dei 15 brani finalisti al Concorso di Composizione Mauricio Kagel Wettbewerb 2010 organizzato dalla Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna tra le 190 composizioni partecipanti.

  • Pianoforte