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(DE)CADENZE per clarinetto e quartetto d’archi

Anno di composizione : 2011

 

 

Il concetto di questa composizione è contenuto nellʼambiguità del suo titolo: da una parte la Cadenza come oggetto musicale e allora il ʻDeʼ è inteso come la particella latina riferita ad un argomento da trattare ed osservare, dallʼaltra la ʻcadenzaʼ come attitudine e destino e allora il ʻDeʼ è inteso quale connotazione di un ʻcadereʼ specifico, quello relativo al deterioramento e alla consunzione.Inoltre la funzione della Cadenza è, per sua natura, di sospensione: il discorso si interrompe per un momento e lascia intravedere ʻaltroʼ; è un momento attivo in cui lʼelemento di rilievo è il movimento verso un apice, il ʻcorporaleʼ in primo piano, è lʼidea del frammento in qualche modo decontestualizzato (la Cadenza senza il suo Concerto…) che è in grado di aprire uno spazio enorme nella sua pur estrema brevità. La composizione si articola in dieci momenti secondo questa successione:

 

I Eingang 1

II Cadenza 1

III Cadenza 2

IV Cadenza 3

V Intermezzo

VI Eingang 2

VII Cadenza 4

VIII Eingang 3

IX Cadenza 5

X Clausula

La Eingang I e la Clausula condividono lo stesso materiale musicale; anzi, l’ultimo frammento porta a compimento ciò che nel primo era stato solamente accennato, lo completa e chiude il ciclo formale della composizione. Lʼ Eingang è un altro elemento dal duplice significato: è inteso sia come ʻentrataʼ verso uno spazio nuovo, sia come elemento transitivo di collegamento ad una nuova sezione, un nuovo spazio formale secondo la funzione musicale che gli diedero Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven. Il rapporto tra solista e quartetto è simbiotico: lʼuno è riflesso nellʼaltro che ne amplifica lʼaura e della cui linfa musicale si nutre per svilupparsi e generare lʼambitus vitale del primo. La composizione è stata realizzata per Michele Marelli e lo Xenia Ensemble ed eseguita al Moscow Forum Festival 2011 a Mosca.

  • Clarinetto
  • Quartetto d'archi